Se c’è una costante granitica che colpisce nella storia imprenditoriale di Giovanni Costantino, Founder e Ceo di The Italian Sea Group, è il rifiuto antropologico della comfort zone. Tutto – genialità, passione, visione, gusto per le sfide, impegno, tenacia e fatica - ci dice che lui è a suo agio solo nella ricerca dell’oltre. Perché dietro un angolo ce n’è subito un altro. Accade così che proprio quando pensi che sia al top di un risultato, sei costretto a voltare pagina, e entrare nel prossimo capitolo che lui ha già chiaro nella mente visionaria. Perfino nei dettagli. Tant’è che, strutturato nella sua più che solida fisionomia produttiva, economica e finanziaria, in The Italian Sea Group si respirano d’emblée le nuove strategie e i nuovi input per una perseguita nuova era della nautica, sogno diventato passione fin dall’inizio di questa avventura.
Basta scorrere solo quanto avvenuto dall’estate ad oggi per cogliere gli inequivocabili segni della svolta di questo viaggio nel futuro in un percorso omogeneo e armonico che coinvolge per magia tutte e insieme le linee ideative, produttive e commerciali dei brand Admiral, Tecnomar, Perini Navi, Picchiotti, NCA Refit e Celi 1920. Già alla consegna del megayacht Admiral Platinum 78m, Giovanni Costantino parlò di “un capolavoro di design ed eleganza che lascerà un’impronta indelebile nel panorama nautico, punto di riferimento per gli yacht di lusso di grandi dimensioni nei prossimi anni”. Tanto che il gioiello, presentato anteprima mondiale al Monaco Yacht Show si è rivelato l’evento più esclusivo e più atteso proprio per la promessa di ridefinire gli standard di lusso nel mondo della nautica. Promessa mantenuta pure con l’Admiral Jas 66m, superyacht dalle linee aggressive e da una combinazione di bianco luminoso e dettagli neri e con l’Admiral Silver Star-I, motor yacht di 55 metri con interni firmati Giorgio Armani, un perfetto equilibrio tra lusso essenziale e modernità, spazi raffinati e dettagli sofisticati.
E la sostenibilità? È talmente connaturata che Giovanni Costantino la racconta in scioltezza: “Sono orgoglioso del fatto che ad oggi la maggior parte delle nostre commesse sono orientate all’innovazione dell’ibrido, un percorso iniziato nel 2016 con il varo del super yacht Quinta Essentia 55 metri Admiral, primo esemplare al mondo a propulsione ibrida nel suo range di grandezza”.
Tra passato e futuro ecco ora Spyder Admiral 88 metri, lo straordinario megayacht in costruzione realizzato in collaborazione con gli studi di design Espen Oeino International e FM Architettura, uno dei progetti più ambiziosi ed innovativi della nautica di lusso, con la sostenibilità tra le sue caratteristiche distintive. Equipaggiato con un innovativo sistema di propulsione diesel/elettrico con pod azimutali, Spyder assicura basse emissioni e consumi ridotti grazie a cinque generatori a giri variabili, il che lo rende una delle imbarcazioni più efficienti ed ecosostenibili nel suo segmento.
È comunque la narrazione di una perfetta fusione tra la migliore tradizione nautica, l'innovazione tecnologica e sostenibilità celebrata al varo della nuova ammiraglia Admiral 78 chiamata a segnare una nuova pietra miliare nella nautica di lusso, combinando l'eleganza della tradizione con soluzioni tecnologiche avanzate e un forte impegno per l'ecosostenibilità.
“L'unicità risiede nella nostra capacità di interpretare la bellezza in modo assoluto. Questa passione nasce dall’essere italiani, da quell’italianità che ci rende appunto unici - dice Giovanni Costantino – perché l’Admiral 78m non è semplicemente un megayacht, ma una promessa di esperienze indimenticabili in mare, che unisce innovazione, eleganza e un profondo rispetto per l'ambiente”. E quindi? “Il futuro del lusso nautico è già qui".
La visione di un futuro condivisa con il team e, altra felice novità, con il figlio Gianmaria, è arrivata in tutta evidenza alla presentazione del M/Y Raja2, il superyacht in allumino di 55 metri Admiral della linea di grande successo S-Force, che - ha commentato infatti Gianmaria Costantino da Chief Commercial Officer - incarna un lusso audace e sofisticato. Tutto è studiato per offrire non solo bellezza, ma anche comfort e funzionalità con le sue linee esterne eleganti e potenti, caratterizzate da un profilo slanciato e dinamico che combina raffinatezza a un carattere sportivo”. Ecco manifestata la sintonia sul New Deal a compimento di un processo generazionale meticolosamente preparato perché Gianmaria, laureato con lode in Economia e Finanza internazionale all’Università Luigi Bocconi di Milano e con un master in finanza alla Hult International Business School di Londra, ha maturato esperienze in Meti Corporate Finance, iM Global Partner e BDO, prima di entrare in TISG, dove, già membro del CdA della Società dall’ottobre 2022, ha affiancato il management su progetti commerciali, in un’esperienza aziendale, come si conviene, trasversale. E quale occasione più propizia per il debutto del giovane Gianmaria nella presentazione del M/Y Raja, progetto che si distingue grazie al design distintivo che differenzia ogni ambiente, ma che segue lo stesso fil rouge dell’imprevedibilità che ricerca dinamismo e vivacità d’insieme e che non è solo icona di stile ma unisce alta tecnologia e performance.
Spaziando nell’elegante alveare del quartier generale a Marina di Carrara il percorso armonico si sostanzia inevitabilmente anche sulle attività di outfitting del megayacht Galileo 82m, in acciaio e alluminio, che conferma la continua crescita nel mercato americano soprattutto quello delle grandi dimensioni full custom, attività concentrata sull'installazione dei sistemi tecnologici all'avanguardia e sugli spazi che promettono di essere tra i più esclusivi al mondo.
Né può mancare il tributo al sailing yacht Katana, quarto della serie di 60 metri ketch di Perini Navi, il cui varo ha segnato un traguardo importante per questo ambizioso progetto, che unisce tecnologia, performance e lusso senza compromessi. Lo yacht, con scafo e sovrastruttura in alluminio, è dotato di alberi, bomi e sartiame in fibra di carbonio per garantire massima leggerezza e resistenza. Una delle principali innovazioni di questo yacht è il sistema velico riprogettato, che migliora la facilità di movimentazione e ottimizza le performance in mare. E pure NCA Refit conferma di essere una delle realtà più importanti a livello internazionale in questo business.
Siamo d’altronde nel cuore pulsante del Gruppo al quale il Global Order Book 2025 ha confermato la leadership di primo produttore italiano sopra i 50 metri per lunghezza totale di yacht, con il ranking mondiale calcolato sul portafoglio ordini di 177 cantieri attivi nei cinque continenti classificando i migliori costruttori internazionali di yacht sopra i 24 metri di lunghezza, risultato per il quale Giovanni Costantino si è detto “estremamente fiero” anche perché “giunto dopo un anno denso di grandi successi e sacrifici” per cui “ringrazio e condivido questo successo con tutto il grande team di The Italian Sea Group”.
È con questo blasone che The Italian Sea Group dopo Monaco ha inaugurato un già fantastico 2025 al prestigioso Dubai International Boat Show 2025 per consolidarsi in Medio Oriente, area dinamica in continua espansione. Qui nel sofisticato stand Behnemar|The Italian Sea Group sono stati ammirati i modelli più rappresentativi dei brand, quattro Admiral, tre Tecnomar e un Picchiotti, e il Tecnomar for Lamborghini 63, ancora sintesi perfetta di lusso, performance e design innovativo e l’elegante Tecnomar Evo120, connubio vincente tra stile e funzionalità, efficienza ingegneristica e design all’avanguardia.
L'INTERVISTA A GIANMARIA COSTANTINO: "MI STO CONCENTRANDO SULLE NUOVE GENERAZIONI DI ARMATORI"
Gianmaria quando hai deciso e capito che il posto sarebbe stato, il che non è scontato, nell’azienda e fondata e lanciata da tuo padre?
Ho sempre vissuto l’azienda sin da quando ero piccolo. L'idea era quella di portare avanti questa realtà che mio padre ha creato e che ha continuato a gestire in modo esemplare fino ad oggi, esprimendo l'eccellenza italiana. Sono sempre stato immerso nelle dinamiche aziendali e, in modo ufficiale, sono entrato a far parte del CDA qualche anno fa. In un certo senso, il percorso per me è stato relativamente scontato.
E quale è stato il tuo primo pensiero nell’assumere la gestione delle attività commerciali di Tisg a livello globale, ruolo di grande responsabilità strategica per ogni azienda?
La gestione delle attività commerciali è un ruolo di grande rilevanza strategica e molto stimolante. Essendo allo stesso tempo parte della famiglia che detiene la maggior parte delle azioni, riesco a rappresentare l’azienda con serenità. Questo mi permette di instaurare un rapporto diretto con i nostri armatori, che apprezzano molto la possibilità di interagire personalmente con la proprietà.”
In azienda si respira l’atmosfera, dopo tanti successi, da new deal verso nuovi orizzonti, quale pensi possa essere il tuo contributo?
Essendo relativamente giovane, il mio contributo sarà portare un nuovo approccio nei confronti degli armatori, ma anche introdurre nuovi metodi di gestione dei progetti e idee innovative a ogni livello aziendale. In particolare, mi sto concentrando sulle nuove generazioni di armatori, che hanno esigenze diverse rispetto al passato, più orientate alla digitalizzazione, alla sostenibilità e a un approccio più innovativo nella gestione delle loro flotte. L’obiettivo è creare un dialogo più diretto e rispondere in modo più efficace a queste nuove sfide.